Nato sotto gli auspici di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, il progetto DefCom è stato ammesso da ministero dello Sviluppo economico al finanziamento previsto da Progetto di Innovazione Industriale “Nuove tecnologie per il Made in Italy” di INDUSTRIA 2015.
DefCom, la cui proposta di budget è di poco inferiore ai 20 milioni di euro, si incentra su lavorazione di lamiere altoresistenziali per automotive, produzione flessibile di manufatti in lamiera piegata e saldata con laser, lavorazione di tubi metallici in forme complesse, stampaggio massivo di titanio e leghe per alte temperature per aerospaziale e nautica.
Di DefCom fanno parte le associate a UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE TTS (primo proponente), BLM, Ficep, Gigant Italia, ORT Italia, Prima Industrie (con Finn Power Italia), cui si affiancano Centro Ricerche Fiat, Consorzio Iam, , Alenia Aeronautica, DIEM università Bologna, università Padova, Electrolux, Supsi-Icimsi Lugano, DIG Politecnico Milano, Harken, Fratelli Corti, Reza Progetti.
“L’ammissione di DefCom al finanziamento -sottolinea il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Giancarlo Losma- è motivo di grande soddisfazione per la associazione, che, pur non potendo far parte (secondo le indicazioni del bando) del consorzio, si è molto adoperata per il successo del progetto”.
Dopo essere stata tra i protagonisti del tavolo di lavoro organizzato da ministero e Confindustria per la definizione delle tematiche del Progetto di Innovazione Industriale, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE si è, infatti, impegnata a concentrare su DefCom l’interesse di costruttori, utilizzatori, centri di ricerca.
Per Giancarlo Losma, “attraverso DefCom, si è realizzato un reale sistema di rete, fondato sulla collaborazione tra imprese di diverse dimensioni, centri di ricerca/università e l’interazione di differenti competenze, nel rispetto delle rispettive esigenze. È un modello di cooperazione su cui UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE punta con decisione, nella convinzione che possa rivelarsi funzionale a superare le difficoltà indotte dalla crisi economica e utile come paradigma per lo sviluppo futuro del settore”.
“L’auspicio -conclude il presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE- è che il successo di DefCom suggerisca al ministero dello Sviluppo economico di offrire ulteriori opportunità da estendere all’intero settore della macchina utensile, dalla cui tecnologia dipende la competitività dell’industria manifatturiera, sulla quale si regge, in buona misura, l’economia italiana”.
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