"Tremonti ter è un'ottima iniziativa, che va nella direzione giusta per aiutare le aziende della meccanica a superare la fase di crisi" afferma Sandro Bonomi, Presidente ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica Varia e Affine - "L'80% dei settori che beneficiano della manovra sono rappresentati all'interno di ANIMA. Gli effetti, a livello aggregato, possono essere quantificati realisticamente in circa 5 miliardi di euro in più di fatturato del mercato italiano. Per quel che riguarda i settori rappresentati da ANIMA significa aumentare del 15% il fatturato Italia nel biennio 2009-2010."
"Come Federazione stiamo predisponendo una definizione dei contenuti merceologici di ciascuna categoria citata nella tabella 28 del codice ATECO, al fine di rendere univoca l'interpretazione applicativa."- Specifica Bonomi - "Le associazioni di categoria come la nostra possono mettere a disposizione l'approfondita conoscenza dei singoli settori, anche per favorire la diffusione e la promozione delle opportunità messe a disposizione delle aziende dalla Tremonti Ter" - aggiunge Bonomi - "come federazione vogliamo assicurarci che tutte le aziende in grado di beneficiare della detassazione del 50% degli investimenti in macchinari possano essere in grado di accedere a tale incentivo alla ripresa".
Un ulteriore passo in avanti per rendere la Tremonti ter ancora più efficace per le aziende potrebbe essere rappresentato dallo snellimento delle normative e delle procedure che ostacolano la diffusione delle tecnologie ad alta efficienza che permetterebbe a questa manovra di favorire gli investimenti su tecnologie efficienti per conseguire 3 ulteriori risultati:
1. rendere le nostre imprese più competitive abbassandone i costi energetici
2. consentire al sistema paese di diminuire le emissioni di CO2 e il rischio di sanzioni Europee in materia
3. supportare un comparto industriale apprezzato all'estero ma che non ha un mercato interno in grado di attivare economie di scala tali da rendere le ns aziende ancora più competitive
"In questo modo - conclude Bonomi - possiamo trasformare una manovra anticrisi in un vero volano per lo sviluppo efficiente delle nostre aziende con ricadute incrementali, anno su anno, derivanti dal minor fabbisogno di energia". Naturalmente tutto ciò è possibile solo con l'aiuto del sistema bancario. La Federazione ha già realizzato iniziative simili, in collaborazione con Unicredit Banca d'Impresa e fiere come Ipack-Ima e Samoter e, dedicate allo sviluppo dell'export dei comparti delle costruzioni, del sollevamento e delle tecnologie alimentari che hanno dato ottimi risultati. Stiamo verificando ora la possibilità di realizzarli anche per supportare lo sviluppo del mercato interno."
Misure di semplificazione immediatamente attuabili nel comparto dell'efficienza energetica:
- eliminazione dell'obbligo di certificazione energetica, o dell'attestato di qualificazione energetica, per l'installazione di una moderna caldaia a condensazione
- decreto di modifica dell'allegato H del DM 7 aprile 2008, per la riduzione requisiti di efficienza minimi, per garantire anche ad alcune tipologie di pompe di calore Made in Italy di accedere alla detrazione fiscale del 55%
- modifica della proposta di art. 33 del DDL 1441 in discussione in questi giorni al Senato. L'approvazione di questo articolo renderebbe l'Italia l'unico paese europeo in cui non è conveniente attivare un impianto di cogenerazione.
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