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19/09/2008

UCT SERVICE CONTRO I TEST DI ALTROCONSUMO

" I test di Altroconsumo su alcune porte antieffrazione sono stati effettuati in maniera non conforme alla normativa vigente ENV 1627 e segg. e non conformi alle istruzioni di installazione dei singoli produttori " sostiene UCT Service

Nei giorni 16 e 17 settembre 2008, si è tenuto a Bellaria presso l’Istituto Giordano, l’incontro periodico della Associazione Fox Club. Il Fox Club è un'associazione volontaria che riunisce i principali Laboratori Europei di certificazione nel settore antieffrazione.
UCCT, tramite la sua segreteria UCT Service, partecipa sin dalla nascita del FOX club in veste di “guest”, sia come osservatore che di rappresentante del settore dei produttori di chiusure tecniche antieffrazione. Obiettivo di questo gruppo è quello di armonizzare il più possibile le tecniche e le modalità dei test di prova antieffrazione, per evitare risultati differenti da laboratorio a laboratorio su un medesimo prodotto testato. Proprio per questo da anni UCT Service sollecita l’adozione sistematica di Round Robin test tra i laboratori, per controllare le differenze che si possono evidenziare durante i test di prova ed allineare così le procedure e le modalità di prova.
A questo incontro hanno partecipato laboratori italiani, tedeschi, belgi, svizzeri, spagnoli, olandesi, inglesi e polacchi e per UCT Service il Dott Guido Zanotti e l'ing. Sergio Tomasi.
Tema principale dell’incontro, di cui UCT Service tramite il Dott. Guido Zanotti è stato promotore, è stata la discussione su quanto riportato dalla rivista Altroconsumo nel numero di luglio/agosto 2008 (numero 217).
Altroconsumo ha infatti fatto eseguire in modo autonomo dei test di prova in un laboratorio estero su alcune porte antieffrazione (Gardesa, Alias, Dierre, Oikos, Torterolo & Re).
Purtroppo i test sono stati effettuati in maniera non conforme alla normativa vigente ENV 1627 e segg. e non conformi alle istruzioni di installazione dei singoli produttori per cui i risultati emersi da una parte non si possono ricondurre alla norma impiegata e dall'altra hanno offerto valori tutt’altro che soddisfacenti e non concordi con le prove precedenti, offrendo un’immagine svilita del livello qualitativo dei produttori italiani ed in genere anche della affidabilità del lavoro dei laboratori coinvolti o meno.
Al fine di tutelare quindi la reputazione dei laboratori e dei produttori, il Fox Club ha deciso di redigere un documento, nel quale viene messo l’accento sulla necessità in caso di esecuzione di test antieffrazione di effettuare una corretta posa del prototipo (secondo la norma europea ENV 1627 e segg.) e di seguire le istruzioni di installazione del singolo produttore.



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