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22/12/2020

Garsport Innovazione, qualità del prodotto e servizio verso cliente ed utilizzatore finale

Facendo leva su questi tre valori l’azienda è riuscita ad affermarsi nel mondo delle calzature da trekking e da lavoro e ad essere percepita come un riferimento nei diversi canali distributivi ai quali offre una gamma completa che trova nel design Made in Italy un elemento caratterizzante e il supporto garantito dalla propria rete vendita. Intervista a Luca Feltrin, Export and sales department dell’azienda

Pur essendo cresciuta negli anni fino a trasformarsi in una realtà strutturata con stabilimenti di proprietà, un team interno di ricerca/sviluppo e modelleria e una rete vendita capillarmente presente, Garsport continua ad essere un’azienda a conduzione familiare che fin dal primo momento ha creduto e investito nella qualità del prodotto. Ne abbiamo parlato con Luca Feltrin, Export and sales department.

Partirei con una breve presentazione di Garsport e dai valori ai quali si ispira la sua filosofia aziendale

Garsport nasce nel 1972 per volontà dei propri fondatori, Diego Garbuio e Gabriella Favotto, appassionati artigiani che decisero di avviare una piccola azienda di produzione per calzature da neve e per il freddo. L’azienda parte inizialmente come produttore conto terzi, che negli anni si è via via specializzato con altre tipologie di prodotto, passando per le calzature trekking/outdoor e tempo libero, ma soprattutto con le calzature dedicate al mondo del lavoro (safety, antinfortunistica). In questo modo Garsport diventa produttore per diversi tra i più importanti marchi presenti nei due settori, trekking ed antinfortunistica. Inoltre, forte dell’esperienza acquisita negli anni passati, l’azienda decide di introdurre sul mercato proprie linee di prodotto a marchio Garsport. Le collezioni Garsport Trekking e Safety rappresentano ad oggi delle vere e proprie strutture di prodotto complete, con gamme prodotto diversificate ed indicate per i più svariati impieghi ed utilizzi. L’azienda ha chiuso il 2019 con un fatturato di 29 milioni di euro, forte di una struttura centrale in Italia composta da più di 30 dipendenti e di uno stabilimento produttivo di proprietà situato in Romania, che vanta più di 450 addetti. Nonostante l’importante crescita avvenuta in questi ultimi anni, Garsport rimane sempre un’azienda familiare, la cui attenzione è principalmente volta all’innovazione, alla qualità del prodotto ed al servizio verso il cliente ed utilizzatore finale.

Com’è articolata la vostra offerta di calzature antinfortunistica e a quali target di utilizzatori sono rivolte? Direbbe che le calzature antinfortunistica rappresentano il vostro core business?

La nostra offerta di calzature safety si articola in varie categorie. La volontà di Garsport è quella di offrire agli utilizzatori un’ampia scelta, attraverso una gamma di prodotti pensata per soddisfare le esigenze dei lavoratori di ogni settore. Dalle calzature per chi lavora in magazzino, nelle officine, nel settore dei trasporti, per gli elettricisti, per gli idraulici, fino a modelli adatti a chi lavora nell’edilizia, nei cantieri, nei boschi e in montagna in alta quota. La gamma di calzature è composta da alternative leggere, giovani e dinamiche, ma anche da scarpe robuste per i lavori pesanti in condizioni atmosferiche difficili. Oltre alla linea safety a marchio Garsport, l’azienda si occupa anche del settore agroalimentare, con le calzature della linea “Blue Flamingo”. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, si può certamente dire che la linea safety rappresenta la parte più importante del fatturato, che comunque è frutto anche dell’importante presenza dei prodotti trekking, presenti da sempre all’interno delle nostre collezioni.

Per quanto riguarda la vostra azienda quale è stato l’impatto dell’emergenza Covid-19 e del conseguente massiccio ricorso alla cassa integrazione sulla domanda di calzature antinfortunistica e quali sono state le azioni con cui avete gestito questo anno particolare?

Quest’anno è stato ovviamente molto particolare ed eccezionale per tutti. La chiusura di marzo e aprile è stata sicuramente molto impattante sui fatturati, ma avendo a che fare con prodotti DPI quali le calzature di sicurezza, si è comunque riusciti a mantenere un minimo di lavoro. Anche in quel periodo, seppur in forma molto ridotta, erano presenti richieste di calzature di sicurezza, in particolar modo quelle appartenenti al settore agroalimentare/medicale, destinate agli ambienti sanitari, particolarmente in emergenza quest’anno. La ripresa a maggio comunque è stata pronta e positiva, segno che comunque il mercato aveva voglia di ripartire e ritornare ad una sorta di normalità. Le restrizioni introdotte di recente, infine, hanno comunque permesso di mantenere l’operatività, per permetterci di chiudere l’anno senza ulteriori affanni. Durante l’emergenza, ovviamente, è stato fatto ricorso in parte alla cassa integrazione dove necessario, ed il sito produttivo ha anch’esso osservato alcune settimane di chiusura generale. Tutta l’Europa versava in quei mesi in uno status di lockdown generale.

Quanto è importante l’innovazione di prodotto per la vostra azienda? Oltre a quella con Michelin che ha portato alla creazione della linea Garsport Heritage avete in corso altre collaborazioni? In generale come siete strutturati per gestire la ricerca& sviluppo di nuovi prodotti?

L’innovazione del prodotto è ovviamente molto importante, ed è quello che permette delle aziende come Garsport la cui manifattura è principalmente Made in Europe, di potersi differenziare rispetto agli altri prodotti presenti sul mercato. Abbiamo una solida collaborazione con Michelin per quanto concerne alcune specifiche linee di prodotto, ma considero sicuramente molto importante menzionare anche il nostro reparto ricerca/sviluppo e modelleria, che si trova in Italia e precisamente presso la nostra sede produttiva di Volpago. In questo modo, tutte le nuove idee, i progetti che sviluppiamo ad hoc per determinati clienti e le future strutture di collezione, vengono prese in esame e gestite sin dal principio “in house”.

Quali sono i servizi che la vostra azienda mette a disposizione dei canali distributivi nei quali siete presenti?

Possediamo una rete vendita strutturata sia per il canale di vendita del trekking/outdoor che per l’antinfortunistica. Grazie a questo, il negoziante ha la possibilità di essere seguito nel migliore dei modi. Allo stesso tempo, l’azienda è organizzata per poter fornire un servizio di “in store training” e formazione del personale addetto alla vendita. A livello di merchandising, abbiamo espositori (totem, espositori da banco) dedicati a seconda della tipologia di prodotto (trekking, safety, Michelin), ma anche altri gadget e POP da distribuire al punto vendita.

Un’anticipazione su come prevedete di sviluppare la gamma di scarpe antinfortunistica nel 2021: quanti nuovi modelli prevedete di lanciare? Con quali tempistiche e a chi saranno rivolti?

La gamma prodotti safety è stata arricchita con delle importanti innovazioni sia in termini di tecnologia che di prodotto. A causa della Pandemia, molte delle novità che dovevano partire nel 2020, ed essere presentate in anteprima ad A+A a Düsseldorf, sono state posticipate. Pertanto, molte novità, appena introdotte in questi ultimi mesi (ad esempio la linea Pyramid by Garsport, pubblicizzata in questi mesi), avranno il loro momento migliore nel corso di tutto il 2021. La gamma safety, nel complesso sarà sicuramente completa ed opportunamente diversificata.



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