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24/10/2016

Prestazioni delle superfici e durabilità del legno

Due temi importanti discussi negli incontri organizzati da Catas, noto e attivo laboratorio italiano per il settore del legno e del mobile; due eventi che hanno riscosso l’attenzione degli addetti ai lavori

Il primo appuntamento -intitolato “Le superfici per arredi e interni: evoluzione e normative”, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di operatori della filiera-, si è svolto a inizio mese presso la sede Catas di Lissone. E’ stato un momento di approfondimento e di verifica dello “stato dell’arte” nelle normative che regolano la materia. Scopo dell’incontro? Far conoscere alle aziende del settore legno e arredo opportunità di verifica delle prestazioni delle superfici, per comprendere e migliorare le loro resistenze alle sollecitazioni cui sono sottoposte quotidianamente. L’estetica delle superfici è indubbiamente importante, perché è il primo valore che un consumatore percepisce. Ma se dietro l’estetica si nascondono potenziali difetti la questione cambia e chi ha acquistato un mobile, un elemento di arredo può vivere una esperienza poco piacevole, con inevitabili riflessi negativi sul produttore e sul rivenditore. Le contestazioni, in altre parole, possono diventare un serio problema, al punto da condizionare la reputazione delle parti coinvolte. Un rischio da evitare a qualunque costo: dunque meglio prevenire che curare, meglio sottoporre i mobili ai test necessari per mettersi al riparo da contestazioni -peraltro codificati da precise normative- e garantirsi così un ottimo, sereno rapporto con i propri clienti.

Nel successivo incontro si è invece parlato di “durabilità” del legno e dei prodotti destinati a essere utilizzati all’esterno (pavimenti, finestre, rivestimenti esterni, decking, travi, etc.) che con il legno sono costruiti. Organizzato nell’ambito dei lavori della commissione tecnica europea CEN TC38, l’appuntamento ha visto la partecipazione di una ventina fra delegati degli enti di normazione di cinque Paesi (Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Danimarca) e rappresentanti dell’industria e di istituti di ricerca italiani che hanno discusso dei requisiti necessari per i preservanti attualmente applicati sul legno perchè mantenga le proprie caratteristiche fisico-meccaniche inalterate il più a lungo possibile.
Come è noto, dall’entrata in vigore del Regolamento sui Biocidi (UE n. 528/2012), la commercializzazione dei prodotti preservanti che proteggono il legno in opera dall’attacco di funghi e insetti è soggetta all’approvazione delle autorità competenti, a cui spetta il compito di valutare, fra le altre proprietà, anche l’efficacia protettiva.
Chi si occupa di normative e gli esperti delle varie commissioni di valutazione hanno dunque dovuto confrontarsi con i testi dei nuovi documenti che stabiliscono quali sono i criteri di valutazione dell’efficacia dei prodotti per preservare il legno. Temi spesso complessi e che richiedono specifiche conoscenze, non sempre alla portata degli utilizzatori, di chi dovrà poi applicare quotidianamente queste nuove regole nella preparazione dei dossier per la registrazione dei prodotti da mettere in commercio.
Un lavoro prezioso quindi in vista delle prossime revisioni delle norme in materia, dove tutti questi “miglioramenti” potranno essere inseriti.



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